Durante la Edad Media, sobre todo en las zonas rurales, la relación de los fieles con las imágenes de los santos conservó antiguos ritos paganos y costumbres ancestrales. Un ejemplo son las “humillaciones a los santos”, en las que se golpeaba las imágenes para que el santo que hubiera abandonado a los feligreses se pusiera en acción y resolviera el problema de turno gracias a sus poderes. Pero el caso más curioso que conozco es el de una mujer que secuestró una estatua del niño Jesús para que la Virgen, a cambio de su devolución, encontrara a su pequeño que había sido raptado. Lo cuenta Jean-Claude Schmitt en Medioevo supestizioso a partir de un relato de la Leyenda dorada de Vorágine:

«Nel secondo racconto, una donna il cui figlio è stato catturato da nemici, rimprovera alla Vergine, rivolgendosi alla sua statua, di non averlo protetto nonostante la devozione che essa le tributa. Decide pertanto di prenderse in ostaggio il bambino Gesù: “Fattasi più vicina e portandosi via la statua del bambino che la Vergine teneva in grembo, se ne andò a casa, ravvolse l’immagine del bimbetto in un candido pannolino e lo nascose in un armadio che chiuse accuratamente a chiave, contenta di avere, al posto del figlio, un buon ostaggio”.

»La Vergine, costretta ad agire, la notte dopo appare al figlio prisionero e gli apre la porta della prigione dicendogli: “Figlio mio, dirai a tua madre di rendermi mio Figlio, poiché io le ho reso il suo”. Avendo ottenuto ciò che voleva, la donna restituì il bambino Gesù alla statua della Vergine».

Tengo que profundizar en esta historia.